zondag 3 juni 2018

Giorno 8: Peschici




Domenica 3 giugno -   Peschici

Una peculiarità di Gargano è  il Trabucco. 

Una costruzione tipica delle coste garganiche, che si trova però anche in Molise e Abruzzo, il trabucco nasce come strumento di pesca, con una piattaforma in legno di pino d’Aleppo che si estende in mare e fissata alla roccia attraverso dei tronchi spessi. Dalla piattaforma si estendono delle braccia di legno, a cui sono fissate le reti utilizzate per la pesca. La disposizione della piattaforma differenzia il trabucco abruzzese da quello garganico.





Storicamente si pensa che siano stati i Fenici a inventare questa macchina da pesca, anche se durante il Medioevo, tali strutture potevano essere utilizzate come strumento da guerra.


Oggi i trabucchi sono tra i luoghi più incantevoli e caratteristici del Gargano, di Peschici e Vieste in particolare













La città di Peschici sorge su una rupe a picco sul mare. Conserva ancora l’influsso della sua origine moresca, ricordo di dominazioni e incursioni arabe, con grotte scavate nella roccia e antiche case bianche con tetto a cupola.


Il centro storico è ricco di scorci di grande suggestione, con le sue botteghe artigiane e numerosi locali dove è possibile degustare i piatti tipici della tradizione pugliese. Percorrendo gli stretti vicoli scavati nella rupe o salendo le piccole e tortuose scale che la caratterizzano si respira un’atmosfera unica: il profumo del pino marittimo mescolato all’aria salmastra si confonde con l’odore del rosmarino e del cappero che qui nasce spontaneo.

























Cuore di Peschici è il maestoso castello normanno, insieme alla Torre del Ponte, porta d’accesso al magico dedalo di pietra, con scalinate scavate nella roccia, riempimenti di ciottoli, case che digradano verso il mare e le caratteristiche facciate bianche delle abitazioni.
















Rita
Rudy & Jean-Paul




zaterdag 2 juni 2018

Giorno 7: Isole Tremiti



Isole Tremiti

Poste a pochi chilometri dalle coste del Gargano, le Isole Tremiti rappresentano l'unico arcipelago del Versante Adriatico. Perlopiù formato da ammassi rocciosi e grossi scogli, l'Arcipelago delle Tremiti si divide in cinque isole, con una popolazione di soli 350 abitanti:
















San Domino, la più grande, dedita principalmente al turismo. Qui è presente l’unica spiaggia sabbiosa dell’arcipelago.


San Nicola, sede dell’attività amministrativa, luogo in cui risiede la maggior parte della popolazione. È il gioiello storico-artistico dell’arcipelago.

Capraia, la seconda per grandezza, completamente disabitata. Deriva il suo nome dalle piante di capperi. In prossimità dell’isola a una profondità di 14 metri si trova la statua di Padre Pio. L’opera ritrae il santo a braccia aperte ed un’infinità di pesciolini che gli nuotano intorno. Alta circa 3 metri, l’imponente statua è stata depositata sul fondale marino nel 1998.

Pianosa, distante una ventina di chilometri dalle sue “sorelle maggiori”, anch’essa completamente disabitata.


Il Cretaccio, anziché la più piccola isola dell’arcipelago può essere considerato il suo più grande scoglio, è un gigantesco cumulo di creta incastonato tra San Domino e San Nicola.

La vegetazione rigogliosa e le limpide acque hanno permesso a questo paradiso naturale di ottenere l'ambito riconoscimento della Bandiera Blu, rendendo il luogo ideale per trascorrere le proprie vacanze estive. Le numerose strutture alberghiere costituiscono parte integrante dell'economia del posto, basata principalmente sul turismo. 
































Un giro in barca nelle grotte marine delle Viole, del Bue Marino, delle Rondinelle fino ai faraglioni dei Pagliai.









isole tremiti 4

Le grotte le più affascinanti sono la Grotta delle Rondinelle,chiamata così perché in primavera vi nidificano le rondini; la Grotta delle Viole che riproduce colori meravigliosi e la Grotta del Sale dove si raccoglie una gran quantità di sale bianchissimo.



 C'è poi la punta dell'Elefante dell'isola di San Domino, chiamata così perché la forma della roccia sembra quella di un elefante all'abbeveratoio. Ci sono poi le grotte marine dell' Amore o Sorrentino, Turchese, Grottone dei Misteri ed Architiello. Qui il paradiso terrestre vi sembrerà a portata di mano.










San Domino

























La storia più affascinante è quella dei guerrieri di Diomede, l’eroe della guerra di Troia, morto e sepolto proprio alle isole Tremiti. Di lui oggi rimane il canto delle diomedee. 
Secondo la leggenda, i guerrieri di Diomede furono trasformati da Venere in uccelli, le diomedee appunto che ogni primavera lasciano l’Africa Orientale per nidificare sulle pareti a strapiombo tipiche della costa di queste isole. Il loro canto che si sente in particolare nelle ore notturne, altro non è che il lamentodei compagni di Diomede che piangono la perdita del loro eroe.